Il mio legame con la Toscana è molto forte, come sapete è la terra di origine di parte della mia famiglia e la sento un pò come una seconda casa.Mi piacciono i luoghi che hanno una storia da raccontare. Mi piacciono i luoghi ricchi di storia che ti trasportano in epoche lontane e ti fanno sognare ad occhi aperti e la Toscana è quel posto dove natura e storia scrivono a quattro mani la mia idea di perfezione.
Per assaporare i primi accenni di autunno, per me uno dei periodi dell’anno più poetici, ci siamo rifugiati a Villa di Piazzano, nei pressi di Cortona al confine fra Toscana e Umbria.
La storia della Villa risale al XV secolo, nel pieno periodo mediceo. Il Cardinale Passerini la utilizzava come casina da caccia per poi diventare un convento di suore e, negli ultimi due secoli, una tenuta agricola dove si coltivavano vite e tabacco. Alla fine degli anni 90 la Famiglia Wimpole si è talmente tanto innamorata della struttura che ha deciso di acquistarla e ristrutturarla (preservandone la sua autenticità) per darle una nuova vita e trasformarla in un luogo dove vivere esperienze uniche di benessere e comfort.
Ci ha accolti un’atmosfera da film. Provate ad immaginare un grigio pomeriggio di fine settembre, la terra che profuma di bagnato, le nuvole che corrono a suon di vento sopra di noi, i cipressi che incorniciano il sentiero per poi aprirsi sulla Villa. Ripararsi al caldo e camminare a piedi nudi sul parquet tiepido, sprofondare su una poltrona e ammirare lo spettacolo di una natura selvaggia sorseggiando una tazza di the bollente.
Vivo per questi momenti di leggera malinconia e amo perdermi nella semplicità delle cose, dei baci, delle parole sussurrate davanti ad un caminetto.
Quando un luogo mi fa sentire al protetto mi sento davvero a casa e, sopratutto in questo particolare periodo, vado a ricercare proprio quei luoghi dove trascorrere il tempo in serenità e sicurezza.
Le suite sono uniche sia nello stile che nell’arredamento e sono in perfetto equilibrio tra antico e moderno. I mobili d’antiquariato, le lenzuola in cotone egiziano, i cuscini ricamati a mano, i colori tenui e rilassanti, i calici di vino (e la bottiglia) adagiati sulla table habille e altre piccole e grandi coccole, hanno reso il nostro soggiorno indimenticabile.
Immergersi completamente nel territorio significa anche andare alla riscoperta dei sapori tradizionali. Il ristorante della Villa propone una cucina a “km 0” che valorizza le eccellenze del territorio con un occhio particolare alla cucina vegetariana. Che felicità!
Quotidianamente lo chef propone alternative gourmet che soddisfino tutte le esigenze. Mangiare fuori per un vegetariano non è facile come sembra, il rischio è quello di avere poche alternative e sempre le stesse. Insomma, uscire a cena e mangiare un piatto di verdure grigliate non è il massimo. La cucina vegetariana richiede impegno e fantasia, ma anche semplicità ed essenzialità. Un sughetto preparato a mestiere, verdure dell’orto in pastella, vellutate profumate con un giro d’olio toscano a crudo possono fare la differenza. Sono rimasta sorpresa come non mi capitava da tempo e non esagero nel dire che ho mangiato come poche volte nella vita.
Spero di avervi fatto assaporare un pò dell’atmosfera magica che abbiamo respirato e vi auguro di potervi regalare qualche giorno di tranquillità in questo angolo di paradiso.

A presto!
Lavi