Come ogni anno la tradizione vuole che io e Dino ci ritagliamo qualche giorno di intimità nella natura incontaminata di Villasimius al Pullman Timi Ama. È a tutti gli effetti il nostro angolo di serenità, un rifugio dove amiamo perderci e lasciarci cullare dal fruscio del maestrale che si confonde con il suono delle onde che si infrangono a riva.
Vi ho parlato più volte (qui) di tutto quello che offre il Pullman, delle coccole e dei vizi che ci riserva lo staff ogni anno.
Quest anno ci hanno sorpreso ancor di più, se possibile, portandoci alla scoperta di un’isola meravigliosa che si trova a pochi km dall’hotel e a meno di un km da Capo Carbonara (la località meno piovosa di tutta Italia, non piove praticamente mai!): l’Isola dei Cavoli , un paradiso completamente immerso nella natura incontaminata e selvaggia.

Sembrerebbe che il suo nome provenga dall’abbondanza di crescita di cavolo selvatico, ma alcune teorie invece sostengono che si tratti di un errore di traduzione di isula de is càvurus, ovvero Isola dei Granchi.
La prima cosa che si nota giungendo via mare è il Faro che svetta sulle calette dell’isola, un luogo affascinante e antico dove un tempo abitavano i guardiani del luogo. Oggi è disabitato ma vi sono legate alcune ricorrenze come quella della processione a mare, con benedizione, preghiera subacquea e getto in mare di corone di fiori che si celebra a Luglio.
L’Isola dei Cavoli è piccolina ma è un vero e proprio trionfo di bellezza anche per quanto riguarda la fauna. Le sue acque cristalline sono infatti dimora di delfini e barracuda, gamberi, ricciole, orate e triglie e per questo è meta di turismo da pesca(peccato!)
Inoltre i local ci hanno raccontato che qui nidificano diverse specie di uccelli come cormorani, falchi pellegrini e gabbiani. Proprio per questo motivo il territorio viene utilizzato dalla Facoltà di Biologia di Cagliari per le ricerche zoologiche.
I ragazzi del Pullman Timi Ama hanno riservato per noi un gommoncino che ci portati direttamente sulle rive dell’isola dove ad attenderci c’era uno splendido picnic a base di prodotti tipici della tradizione sarda e vino rosso (Cannonau ovviamente!).
Immaginate la luce del tramonto che si cela tra i massi granitici, il dolce suono dell’acqua trasparente che bagna i piedi, il vento sulla pelle, l’odore inconfondibile della Terra Sarda, chiudete gli occhi e sognate.
Cliccando qui troverete un piccolo video che sa di magia.
Nostaglia? Tantissima. Ogni anno è difficile lasciare questo luogo, ma abbiamo fatto il pieno di bellezza e collezionato ricordi per tutto il freddo inverno che ci aspetta.