L’acquerello di Turner sulla pellicola di Leigh
Centocinquanta sono i minuti di un’opera che indiscutibilmente lascia il segno nonostante si senta la mancanza di un ritmo che fatica ad arrivare. Leigh fa comunque centro sfruttando la presenza scenica di Timothy Spall che si conferma, ancora una volta, un attore dalle grandi sfaccettature in grado di far amare anche il non-amabile (a tal proposito stupisce molto la sua mancata nomination all’Oscar).