Solitamente nasce con l’insorgere degli attacchi di panico. Ad un attacco di panico si reagisce con la paura di provarne un altro, innescando così un circolo vizioso (che ci porta automaticamente ad alimentare la paura stessa). In queste situazioni mettiamo in atto atteggiamenti protettivi al fine di eliminare ogni possibile fonte di pericolo. Esempio: Io ho avuto un attacco di panico sotto la metropolitana. Per anni non ho preso la metropolitana. Con questo atteggiamento ho adottato da tecnica dell’EVITAMENTO. Questa tecnica può essere un palliativo ma non è certo una soluzione.

Perchè? Perchè oggi è la metropolitana, domani il treno, dopodomani una piazza, dopodomani ancora il cinema, rimpicciolendo sempre di più il nostro raggio di azione. L’evitamento non fa altro che spostare al di fuori di noi, un problema che è dentro di noi.
Quali sono allora le tecniche che ho adottato io per affrontare la paura della paura?
- Concedermi di provare paura. Si, hai capito bene. Se partiamo dal presupposto che non possiamo assolutamente provare paura, non faremo altro che INGIGANTIRE la paura stessa. Provare a controllare a tutti i costi un’emozione renderà ai nostri occhi quella paura quanto di più terrificante ci sia. Hai paura? Bene, di paura, sembra, ma non si muore. Anzi, la paura è un importante campanello d’allarme che ci fa capire che ci siamo persi per strada qualche pezzo di noi.
- Ricominciare a prendere confidenza con tutte le cose che ho evitato fino a quel momento. Forzati, ma non troppo. Gradualmente riappropriati di quelle cose che prima del panico facevi normalmente e che poi hai cominciato ad evitare. GRA DUAL MEN TE.
- Scrivo. Quando la paura ci pervade il cervello va completamente per fatti suoi. Ti sembrerà di non riuscire a mettere in ordine le idee. Scrivi tutto quello che provi, TUTTO. Tutto quello che c’è intorno a te. TUTTO. Scrivi lo scenario esatto del momento che stai vivendo. Vedere le cose nero su bianco, gli dà un nome. E ridimensiona anche
Spero che la mia esperienza possa esserti di aiuto in un momento difficile. E ricordati, che non sei solo!
A presto 🙂
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