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ITALIA ON THE ROAD

Non guidavo in autostrada da settembre scorso, 10 interminabili mesi fatti di apprensione e tensione che non dimenticherò mai, mesi in cui ho scoperto lati di me che non pensavo e di nuove routine acquisite.

Non una cena fuori, un pranzo con amici, non un viaggio mascherato da lavoro, niente di tutto questo. Alla fine devo dire che il costo è stato si alto, ma sono cresciuta e cambiata. Migliorata? Non so. Sicuramente diversa.

Tornare ad avere la libertà di scelta è stato un dono, riassaporare cielo, mare e tutta la natura nella sua meravigliosa semplicità, stupefacente.

Mi meritavo questo viaggio, ce lo meritavamo entrambi.

Per noi era importante prima di tutto tornare a Roma per salutare le nostre famiglie, 10 lunghi mesi di videochiamate e cene su Skype hanno lasciato spazio alla vita vera, quella fatta di occhi che si incrociano, pranzi insieme e passeggiate al parco. Si, mi è mancato molto tutto questo.

Poi certo, Roma non è proprio la più brutta delle città, e tornarci da turista ha sempre un fascino speciale, questo per rispondere a chi mi chiede del perché andiamo in hotel. A parte il fatto che non abbiamo più una casa tutta nostra a Roma e che terniamo molto alla nostra indipendenza e privacy, godersi la città eterna in hotel scusatemi ma ha tutto un altro fascino. È molto raro che torniamo negli stessi luoghi, proprio perché ci piace scoprirne ogni volta di diversi e meravigliarsi come uno straniero che vede il cupolone per la prima volta.

Udite udite, stavolta abbiamo soggiornato vista Largo Argentina, e che vista. 

Dormire qui, fra guanciali soffici e soffitti con travi e affreschi è un’esperienza incredibile. Non esiste luogo al mondo dove trovare qualcosa del genere. 

La Residenza Argentina si trova all’interno di un nobile palazzo affacciato proprio sull’area archeologica dalla quale prende il nome e, ci ha detto la proprietaria con la quale abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere davanti ad una tazza di caffé, per restaurarlo ci sono voluti 5 anni. Ogni volta che i lavori sembravano terminati ecco che usciva fuori una brocca del 300, un affresco, una nicchia tra i muri.. insomma non è stato facile, ma a Roma questa è routine. Nel bene e nel male.

La struttura ha un’atmosfera accogliente ed intima ed ha uno stile minimalista ed elegante pur mantenendo le caratteristiche storiche del palazzo. Questo contrasto è secondo me uno dei suoi punti di forza.La posizione strategica rende questo luogo una scelta ottimale per un soggiorno romantico nella capitale. Dimenticatevi pure di prendere la macchina, fatevi trasportare dalle bellezze della città, perdetevi fra i sampietrini dei viottoli, godetevi una colazione sulle rovine dell’Antica Roma. È questo il modo di godersi una città unica che fa perdere il senso del tempo e traportare in mondi lontani.

Abbiamo approfittato del mese di Giugno per spostarci verso Sud, certi del fatto che non avremmo trovato troppo caos, e infatti così è stato. Prossima fermata? Calabria, ma per spezzare il viaggio abbiamo fatto tappa a Matera, città unica per bellezza, storia e buon cibo.

Vi suggerisco di pernottare in un sasso , esperienza molto suggestiva. Ce ne sono tante di strutture che offrono questo tipo di alloggio ma noi abbiamo scelto Conche Luxury Retreat, scovato per caso su Booking il giorno prima della partenza. Un vera fortuna 🙂 Si trova fra cunicoli e vicoletti ed è una struttura che unisce uno stile elegante e sofisticato ad uno stile più arcaico. Perfetto secondo me per chi viaggia in coppia ed ha una certa intimità poiché per mantenere la struttura originale dei sassi non ci sono porte che dividono la zona living da quella bagno…. 🙂

In questi giorni ci tenevamo molto a tornare in un ristorante dove eravamo stati anni fa Soul Kitchen e devo dire che non è cambiato nulla, anzi forse è ancora più buono! Questo piccolo gioiellino si trova in pieno centro (a due passi dall’hotel) ed offre un menù che unisce tradizione e innovazione. Ci tengo a sottolinearlo perché quando si tratta di cucina tradizionale sono molto rigida, ma devo dire che in questo contesto è stata mantenuta una certa genuinità sia nella location che nelle portate. Non fatevi ingannare dal nome, qui si mangia lucano. Consiglio di assaggiare la panna cotta al peperone crusco caramellato con olio EVO all’arancia, speciale.

Se invece volete fare un aperitivo/cena informale e sfiziosa dovete assolutamente fare un salto da Area 8, anche lui in centro storico. Ragazzi giovani che ci sanno fare, ottimi drink e tapas molto sfiziose. Anche per noi poveri vegetariani che ogni volta che ci sediamo da qualche parte siamo terrorizzati dal non trovare qualcosa anche per noi, è assolutamente promosso. Per una Matera tutta da ammirare vi consiglio un pranzo con vista da Il terrazzino, un ristorante molto semplice e informale, vecchio stile. Ordinate una zuppa di verdure con farro e orzo e ovviamente peperoni cruschi in tutte le salse.

Dopo questo breve pitstop in Lucania ci siamo diretti finalmente in Calabria. La mia prima volta in Calabria, desideravo tanto venirci. Parte della mia storia appartiene proprio a questa terra lontana: lmia nonna paterna era di Scilla e venire qui mi è sembrato come riscoprire una parte di me, e una parte di papà.

Scilla è uno dei borghi più belli che abbia mai visto nella mia vita, un luogo dove il tempo è stato messo in pausa e il tempo corre lento.

Sono sempre stata affascinata dalla storia mitologica di questo luogo secondo cui Scilla era una ninfa marina che per gelosia fu trasformata dalla maga Circa in un mostro mentre faceva il bagno nella acqua di Zancle, la Messina di oggi.

Scilla è uno dei luoghi più suggestivi di tutta la costa grazie anche alla meravigliosa vista sulla Sicilia che si può godere da qualsiasi angolazione. Vi consiglio di passeggiare per Chianalea di Scilla, soprannominato la “Venezia del Sud”. La casette sono costruite a strapiombo sugli scogli separate da tutta una seria di viuzze che si affacciano letteralmente sul mare, proprio come i canali di Venezia. 

Un pranzo da Glauco è d’obbligo, pesce appena pescato per chi vuole e tante scelte vegetariane per me 🙂

Non potevamo perderci la perla del tirreno: Tropea, eletta proprio questo anno il Borgo più bello di Italia. Il turchese è il suo colore: acque limpide e cristalline dove tuffarsi a qualsiasi ora del giorno e pure della notte perché no. 

Tropea era amata già in epoca romana per la sua vista mozzafiato sulla costa degli dei e noi proprio per questo motivo abbiamo passato 3 piacevolissime notti a Palazzo Mottola, antica residenza nobiliare nel centro storico del borgo le cui stanze affacciano a strapiombo sul mare.

Palazzo Mottola con la sua incredibile accoglienza ci ha fatti sentire a casa, fra arte, bellezze naturali, storia, enogastronomia e tramonti indimenticabili sulle isole Eolie. La cura dei dettagli passa anche e soprattutto per le camere, dotate di ogni comfort e una diversa dall’altra per accontentare le esigenze di tutti. Come vi dicevo, ci piace cambiare ma in questo luogo incantato non vediamo l’ora di tornare. Ci siamo sentiti a casa, protetti e al sicuro che, di questi tempi, non è poco.

Vi lascio alcuni scatti. Si, ho il bicchiere di vino in mano in ogni foto perché ero particolarmente ispirata da quella vista mozzafiato.

L’idea era quella di imbarcarci per la Sicilia, ma purtroppo non siamo riusciti ad organizzarci per tempo e io che sono una maniaca del controllo non riesco ad improvvisare, oggi ancora meno.

Perciò abbiamo proseguito il nostro itinerario così come avevamo organizzato. Next stop Puglia.

Erano due anni che non tornavo in Puglia. Mi ripeterò ma è una terra che mi ha salvata più volte, dalla tristezza, dal torpore, dalla fatica. Qui è dove mi rigenero sempre e dove sempre torno a sorridere in un modo o nell’altro. Gli ulivi, il sole, la salsedine, la roccia bianca, l’arte, le masserie, i trulli…il cibo e il suo immancabile vino saporito.

l’Italia è tutta bella, ma la Puglia un pò di più. L’abbiamo girata in un lungo e largo senza mai fermarci realmente ma stavolta, abbiamo deciso di fare le cose con calma e staccare completamente la spina rifugiandosi fra le mura di un trullo protetto dagli ulivi.

Il bello della Puglia è gran parte merito dai pugliesi, gente dal grande cuore, che sa accogliere sempre col sorriso sulle labbra senza farti mai sentire un ospite, ma parte della casa. Carola di Trulli la Pietraia ha messo a nostra disposizione quella che era la casa della sua famiglia e che oggi condivide con tutte quelle persone che hanno bisogno di assaporare e apprezzare le piccole cose semplici.

Trulli la Pietraia è una piccola oasi di pace e benessere a pochi minuti da Ostuni dove ogni piccolo particolare racconta storie di Puglia autentica e sincera. Ampi spazi, interni ma sopratutto esterni, una grande veranda dove lasciarsi cullare dal vento tra un tuffo e l’altro nella meravigliosa piscina della casa.

Carola ci ha fornito tutto il necessario per godere di privacy, relax e romanticismo facendoci anche dono di una delle meravigliose fragranze per ambiente che hanno reso tutto ancora più romantico e intimo.

Dopo esserci rigenerati nelle meravigliose terre del Sud, ci siamo diretti verso un luogo che tutto il mondo ci invidia: la Costiera Amalfitana

Ma questo, te lo racconto nel prossimo articolo!

Lavi

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