Quando è l’italia a sfornare gioieillini cinematografici sono sempre molto felice ed orgogliosa perché, nonostante gli ultimi 20 anni siano stati un po’ bui, rimaniamo pur sempre i grandi maestri della settima arte.
Il film di cui vi parlo oggi non e’ molto recente (2010) ma, mea culpa, solo oggi l’ho visto: HAPPY FAMILY
CAST:
Fabio de Luigi
Fabrizio Bentivoglio
Margherita Buy
Carla Signoris
Valeria Bilello
Le mie riflessioni
Si tratta del riadattamento cinematografico dell’omonima piece teatrale di Alessandro genovesi, e l’intreccio fra teatro e cinema si sente tutto: un tendone rosso che si apre e si chiude, il bianco e nero delle vecchie pellicole. Ma che bene!
Happy Family parte da Ezio, il narratore che, attraverso la sua fantasia, darà vita a una storia border line fra finzione e realtà.
In una Milano calda e colorata, come da tanto non veniva raccontata, Ezio va alla ricerca della giusta ispirazione per scrivere la storia di cui si ritroverà lui stesso protagonista. Ma qual è il confine fra quello che è nella sua testa e quello che realmente accade? Me lo sono chiesta più volte durante tutto il film e questa è secondo me la sua vera grande forza.
I nostri sei personaggi (in cerca d’autore?) si portano dietro un bagaglio di vita che, quando raccontato e quando non, è fortemente vivo, che si tratti di un giovane sedicenne alla ricerca inconsapevole della sua identità sessuale o di una nonnina con Alzheimer ossessionata dai gamberetti.
La loro vita pesa come un macigno, non sofferente ma ingombrante e quel senso di inadeguatezza alla felicità diventa un pò la sofferenza (o insofferenza) di tutti noi. E questo, ci è chiaro fin da subito:
“paura delle donne, paura degli uomini;paura dei germi dei ladri, dei topi e degli scarafaggi.
Paura di puzzare, paura di votare, di volare;
paura della folla, di fallire;
paura di cadere, di rubare, di cantare;
paura della gente;
Paura degli altri.”
Sei attori strepitosi capaci di dar vita a persone, più che a personaggi, autentiche e credibili, persone con cui abbiamo parlato almeno una volta nella vita, o persone che vediamo tutti i giorni riflessi davanti a noi allo specchio. Ma come dico sempre, dietro una grande performance c’è sempre un grande regista, e Salvatores è una grande certezza. Grandissimo conoscitore delle parole e della fotografia, Salvatores ci prende in giro nel farci credere all’incredibile fino all’ultimo minuto, dove con un colpo (di scena) da maestro capovolge tutto.
LA FRASE:
“Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere… nella vita non c’è una trama.” Groucho Marx