Sono stata una bambina senza appetito e molto schizzinosa. Le uniche cose che mangiavo di gusto erano gli spinaci e tutti i cibi che li contenevano (andavo matta per le Girelle Findus ve le ricordate?) le melanzane fritte panate, e il pane con l’olio e il pomodoro, merenda che mi preparava sempre la mia nonnina Elsa.

La carne non era contemplata nella mia mente, ogni volta che me la ritrovavo nel piatto provavo un senso di disgusto e nel mangiarla la sentivo “ciancicona”, non andava né su né giù. C’è da dire che a casa mia l’unica carne che si mangiava era il prosciutto, il petto di pollo di tanto in tanto e l’hamburger, o carne schiacciata come lo chiamavo io… e sempre in quantità moderate. Tenete conto che mia madre è nata e cresciuta in Toscana e questo anziché avvicinarla, l’ha allontanata da quell’abuso di carne che veniva fatto a casa sua.
Insomma vi dicevo che ero disgustata dalla carne, non volevo mai mangiarla, ma comunque sono figlia di una generazione che “mangia la carne che ti fa bene” e quindi, a fatica, dopo averla masticata per svariati minuti, la mandavo giù.
Crescendo, questo disgusto non è svanito e ogni volta che andavo a cena fuori ordinavo un primo e mai un secondo. A 20 anni stavo con un ragazzo che definire carnivoro è dire poco. Ha cercato in tutti i modi di farmi piacere la tartare, il maialino sardo e compagnia bella, con scarsissimi risultati.

A 26 anni anni ho deciso di abolire la carne rossa e di concedermi di tanto in tanto un petto di pollo biologico e qualche scatoletta di tonno. In quel periodo facevo tantissimo sport e quel tipo di carne mi dava un pò più di forza muscolare. La mangiavo più per senso del dovere che per piacere. Assurdo. C’erano giorni in cui la mandavo giù e giorni in cui anche solo l’odore mi disgustava. A 28 anni ho eliminato definitivamente la carne e dopo qualche mese anche il pesce. Per me è stata un liberazione, come se avessi iniziato a rispettare davvero il mio corpo e la mia mente. Oggi a tavola sono davvero io.
Inizialmente non è stata una scelta etica ma con il tempo, documentandomi sempre di più sul trattamento degli animali e di quanto gli allevamenti intensivi incidessero sul nostro povero ecosistema, lo è diventata. Non sono una di quelle integraliste che dice “assassino se mangi la carne”, però credo fermamente che ci sia modo e modo di mangiarla. Un modo più consapevole.
Il mio compagno non è vegetariano né gli chiederei mai di diventarlo, è un cambiamento che deve nascere da dentro, un’esigenza che la persona stessa deve sentire. Un pò come lo smettere di fumare. Non ho problemi nel cucinare carne o pesce per lui (non mi chiedete di pulirli perché proprio non ci riesco) che sicuramente però ne ha diminuito il consumo. Tra me e sua madre che è vegana da oltre 20 anni forse gli stanno arrivando gli influssi del vegetarianesimo 🙂
Una delle cose che mi chiedono di più è se ho avuto problemi di salute durante questo processo. Io non ho avuto alcun problema, anzi, da quando sono vegetariana mi viene l’influenza ogni due anni e non ho più avuto le mie storiche tonsilliti. Probabilmente è solo una coincidenza, non sono un medico e non mi permetterei mai di dare consigli sbagliati. Ognuno di noi ha esigenza diverse e funziona a modo suo. Rivolgetevi a professionisti del settore che vi sapranno consigliare per il meglio.
Un falso mito da sfatare è che il vegetariano mangia solo insalate. Errore! Ci sono tantissimi piatti sfiziosi che si possono preparare, che saziano e danno soddisfazione al palato. Certo, di pronto c’è meno scelta, bisogna armarsi di fantasia e pazienza e CUCINARE.
Spesso mi chiedete le ricette che preparo io, vi lascio quella delle bocconcini di quinoa super sfiziosi, degli hamburger vegetariani e dei broccoli al forno con pane al peperoncino.
Altro falso mito? Che la cucina vegetariana sia dietetica! Guardate che pure la parmigiana di melanzane è vegetariana eh! Anzi, quando ancora non ero vegetariana, seguire una dieta per perdere qualche chilo era mooooolto più facile! Mi preparavo un pettino di pollo o un trancio di salmone con verdure ed era fatta!
Comunque, essere vegetariana, ancora oggi, sembra una cosa difficile da comprendere. Nella maggior parte dei casi, quando vado al ristorante, mi propongono il pesce. Ma io dico, cosa non ti è chiaro della parola VEGETARIANO? Come se il povero pesce non fosse carne. Mia madre stessa fino a un anno fa (sono 6 anni ormai che sono vegetariana!) mi preparava la torta rustica col salmone o le polpettine di tonno. NO COMMENT. Alcuni invece “ma i formaggi li mangi?”. Insomma, ancora oggi c’è un bel pò di confusione su questo argomento perciò, amici vegetariani e vegani avete tutta la mia comprensione. Dobbiamo portare pazienza e far capire altri che ANCHE IL PESCE È CARNE.