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7 MONOLOGHI DI FILM STRANIERI CHE MI PIACCIONO:

Torniamo a parlare di cinema. A volte mi capita di riguardare solo alcuni pezzi di film solo per la bellezza di alcuni monologhi che mi fanno riflettere, piangere, sognare o ridere, o semplicemente per la bravura degli attori.

Quelli che ve ne elenco 7 che fanno parte di film che ho amato per intero. Ognuno di questi mi suscita pensieri e riflessioni diverse, ma tutti mi emozionano fortissimo e mi hanno ispirato nella vita.

LA 25^ ORA, con  Edward NortonBarry PepperPhilip Seymour Hoffman 

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON, con Brad PittCate BlanchettTilda Swinton 

AMERICAN BEAUTY, Kevin SpaceyAnnette BeningThora Birch

THE BIG KAHUNA, con  Kevin SpaceyDanny DeVitoPeter Facinelli

FIGH CLUB, con Brad PittEdward NortonMeat Loaf 

THE HOURS, con Meryl StreepNicole KidmanJulianne Moore

LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO, con  Tim RothPruitt Taylor VinceMélanie Thierry |

Mi piacerebbe sapere quali sono i vostri e creare un post con tutti i vostri suggerimenti. Fatemi sapere!

A presto!

Lavinia

LA CASA DEI MIEI SOGNI

A volte ci facciamo condizionare dai sogni degli altri tanto da farli propri. Ultimamente, complice una marea di tempo per riflettere e mettersi in discussione, ho capito che non voglio tutto quello che pensavo di volere.

Sono nata e cresciuta in città e non ho mai immaginato un progetto di vita al di fuori di essa. Anzi spesso quando mi veniva chiesto se avrei mai abitato in campagna o al mare, rispondevo:” meglio una bella colata di cemento!”.Nessuno mi ha abituato al contatto con la natura, e quando non si conosce qualcosa, spesso, se ne ha paura. Piano piano sto cercando di scoprirne la bellezza, il candore e il senso di libertà che può regalarci. Sento che sta nascendo in me il desiderio di trasformare la vita da cittadina incallita business oriented, in una vita fatta di cose semplici, che rispecchiano la mia indole semplice e genuina, magari in montagna o sul lago. Insomma, una vita su misura. Sto cercando di disegnare la mia casa dei sogni, di averla bene impressa nella mia mente. Ovviamente non ho ancora le idee chiare, ma il web ci offre molte ispirazioni e vorrei condividerle con voi.

ZONA LIVING:

Vorrei un ambiente caldo e accogliente perché sarà sicuramente la zona nella quale trascorrerò la maggior parte del mio tempo; luminosa, spaziosa e con un grande divano

UN ANGOLO DOVE LEGGERE:

Di fondamentale importanza è avere uno spazio in cui leggere, dove rifugiarsi e viaggiare con la mente

LA CUCINA:

Non c’è più bisogno che vi dica quanto mi piaccia mangiare e cucinare, è un luogo di felicità. In cucina non deve mancare niente, tutto deve essere ordinato e preciso e ovviamente gli spazi devono abbondare, perché io sono maldestra e intruppo ovunque.

LA SALA DA BAGNO:

Volevo la doccia e ho scelto una casa con la doccia, poi volevo la vasca e ho scelto una casa con la vasca. Non so scegliere, nel dubbio, entrambe.

CAMERA DA LETTO:

Quanto ci piace dormire? A me non tanto. Ma visto che va fatto, allora lo voglio fare per bene!

LA CANTINA:

Il mio paradiso. Potenzialmente potrebbe diventare la camera da letto.

ZONA RELAX:

E poi ci sono gli spazi esterni, quelli degli aperitivi in primavera, delle tazze di cioccolata bollente in inverno, magari con qualche cuscino e copertina calda…

Ovviamente queste sono foto molto patinate e “perfettine”, casa mia la immagino molto più informale e meno leccata. Chic ed elegante ma semplice e accogliente. Una casa dove tutti possano sentirsi a casa <3

A presto!

Lavinia

10 FILM A SFONDO PSICOLOGICO

Il cinema e la psicologa sono due mie grandi passioni, e se ci pensate bene non sono così distanti fra loro. In tutti i film c’è uno sfondo psicologico che riguarda i personaggi, i loro gesti, i loro pensieri e le i loro vissuti, ma in alcuni più di altri, la psiche e i suoi giochi ricoprono un ruolo fondamentale.

Qui di seguito 10 dei film a sfondo psicologico che ho amato di più.

Blue Jasmine (Woody Allen, 2013) – Jasmine è sposata con un ricco uomo d’affari che viene pero’ arrestato per frode fraudolenta. Giunge cosi al termine la sua vita privilegiata e agiata e inizia il suo tracollo personale e finanziario che la porta all’abuso di alcol e psicofarmaci. Cate Blanchett è a dir poco straordinaria.

CAST:  Cate BlanchettAlec Baldwin

TRAILER:

The Hours  (Stephen Daldry, 2002) – Assolutamente uno dei miei film preferiti di sempre. Tre donne, tre epoche diverse accomunate dalla depressione e dal comando di Virginia Wolf Mrs Dalloway. Attraverso un particolare intreccio narrativo le storie delle 3 donne si intrecceranno.

CAST: Meryl StreepNicole KidmanJulianne Moore 

TRAILER:

Shutter Island (Martin Scorsese 2009) – Rachel Salado, paziente del manicomio criminale sull’isola di Shutter, scompare all’improvviso. L’agente federale Teddy Daniels, affiancato dall’ufficiale Chuck Aule, deve indagare per risolvere il mistero.

CAST: Leonardo DiCaprioEmily MortimerMark Ruffalo 

TRAILER:  

American Sniper (Clint Eastwook, 2015) Chris Kyle è il soldato più letale della storia, ma quando torna dalla su missione in Iraq deve fare i conti con una realtà’ che non gli appartiene più e l’insorgere del disturbo post traumatico da stress che gli renderà insostenibile la sua stessa esistenza.

CAST: Bradley CooperSienna MillerKyle Gallner

TRAILER:

Il cigno nero (Darren Aronofsky, 2010) – Nina Sayers è una promettente ballerina che viene scelta da un’importante compagnia come prima ballerina. Il rapporto complesso con la figura materna e la competizione con le altre ballerine metteranno in luce i disturbi psichici di Nina, tra allucinazioni, visioni, rancori ed invidie sempre più forti.

CAST: Natalie PortmanMila KunisVincent Cassel 

TRAILER:

Come affrontare la paura dell’aereo.

La paura di volare può nascere dalle più svariate ragioni, ognuno ha le sue, e non esistono di certo tecniche universali per affrontarla. Sarebbe troppo facile! 

Quello che ti dirò in questo articolo sarà il pensiero scaturito in base alla MIA esperienza, soggettiva. Personale ma non unica. Spero perciò che qualcuno possa ritrovarsi in queste parole. Aggiungo inoltre che non mi rivolgerò a chi ha paura dell’aspetto PRATICO dell’aereo (incidenti e catastrofi, altezza ecc…) ma a quello PSICOLOGICO.

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ITALIA ON THE ROAD

Non guidavo in autostrada da settembre scorso, 10 interminabili mesi fatti di apprensione e tensione che non dimenticherò mai, mesi in cui ho scoperto lati di me che non pensavo e di nuove routine acquisite.

Non una cena fuori, un pranzo con amici, non un viaggio mascherato da lavoro, niente di tutto questo. Alla fine devo dire che il costo è stato si alto, ma sono cresciuta e cambiata. Migliorata? Non so. Sicuramente diversa.

Tornare ad avere la libertà di scelta è stato un dono, riassaporare cielo, mare e tutta la natura nella sua meravigliosa semplicità, stupefacente.

Mi meritavo questo viaggio, ce lo meritavamo entrambi.

Per noi era importante prima di tutto tornare a Roma per salutare le nostre famiglie, 10 lunghi mesi di videochiamate e cene su Skype hanno lasciato spazio alla vita vera, quella fatta di occhi che si incrociano, pranzi insieme e passeggiate al parco. Si, mi è mancato molto tutto questo.

Poi certo, Roma non è proprio la più brutta delle città, e tornarci da turista ha sempre un fascino speciale, questo per rispondere a chi mi chiede del perché andiamo in hotel. A parte il fatto che non abbiamo più una casa tutta nostra a Roma e che terniamo molto alla nostra indipendenza e privacy, godersi la città eterna in hotel scusatemi ma ha tutto un altro fascino. È molto raro che torniamo negli stessi luoghi, proprio perché ci piace scoprirne ogni volta di diversi e meravigliarsi come uno straniero che vede il cupolone per la prima volta.

Udite udite, stavolta abbiamo soggiornato vista Largo Argentina, e che vista. 

Dormire qui, fra guanciali soffici e soffitti con travi e affreschi è un’esperienza incredibile. Non esiste luogo al mondo dove trovare qualcosa del genere. 

La Residenza Argentina si trova all’interno di un nobile palazzo affacciato proprio sull’area archeologica dalla quale prende il nome e, ci ha detto la proprietaria con la quale abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere davanti ad una tazza di caffé, per restaurarlo ci sono voluti 5 anni. Ogni volta che i lavori sembravano terminati ecco che usciva fuori una brocca del 300, un affresco, una nicchia tra i muri.. insomma non è stato facile, ma a Roma questa è routine. Nel bene e nel male.

La struttura ha un’atmosfera accogliente ed intima ed ha uno stile minimalista ed elegante pur mantenendo le caratteristiche storiche del palazzo. Questo contrasto è secondo me uno dei suoi punti di forza.La posizione strategica rende questo luogo una scelta ottimale per un soggiorno romantico nella capitale. Dimenticatevi pure di prendere la macchina, fatevi trasportare dalle bellezze della città, perdetevi fra i sampietrini dei viottoli, godetevi una colazione sulle rovine dell’Antica Roma. È questo il modo di godersi una città unica che fa perdere il senso del tempo e traportare in mondi lontani.

Abbiamo approfittato del mese di Giugno per spostarci verso Sud, certi del fatto che non avremmo trovato troppo caos, e infatti così è stato. Prossima fermata? Calabria, ma per spezzare il viaggio abbiamo fatto tappa a Matera, città unica per bellezza, storia e buon cibo.

Vi suggerisco di pernottare in un sasso , esperienza molto suggestiva. Ce ne sono tante di strutture che offrono questo tipo di alloggio ma noi abbiamo scelto Conche Luxury Retreat, scovato per caso su Booking il giorno prima della partenza. Un vera fortuna 🙂 Si trova fra cunicoli e vicoletti ed è una struttura che unisce uno stile elegante e sofisticato ad uno stile più arcaico. Perfetto secondo me per chi viaggia in coppia ed ha una certa intimità poiché per mantenere la struttura originale dei sassi non ci sono porte che dividono la zona living da quella bagno…. 🙂

In questi giorni ci tenevamo molto a tornare in un ristorante dove eravamo stati anni fa Soul Kitchen e devo dire che non è cambiato nulla, anzi forse è ancora più buono! Questo piccolo gioiellino si trova in pieno centro (a due passi dall’hotel) ed offre un menù che unisce tradizione e innovazione. Ci tengo a sottolinearlo perché quando si tratta di cucina tradizionale sono molto rigida, ma devo dire che in questo contesto è stata mantenuta una certa genuinità sia nella location che nelle portate. Non fatevi ingannare dal nome, qui si mangia lucano. Consiglio di assaggiare la panna cotta al peperone crusco caramellato con olio EVO all’arancia, speciale.

Se invece volete fare un aperitivo/cena informale e sfiziosa dovete assolutamente fare un salto da Area 8, anche lui in centro storico. Ragazzi giovani che ci sanno fare, ottimi drink e tapas molto sfiziose. Anche per noi poveri vegetariani che ogni volta che ci sediamo da qualche parte siamo terrorizzati dal non trovare qualcosa anche per noi, è assolutamente promosso. Per una Matera tutta da ammirare vi consiglio un pranzo con vista da Il terrazzino, un ristorante molto semplice e informale, vecchio stile. Ordinate una zuppa di verdure con farro e orzo e ovviamente peperoni cruschi in tutte le salse.

Dopo questo breve pitstop in Lucania ci siamo diretti finalmente in Calabria. La mia prima volta in Calabria, desideravo tanto venirci. Parte della mia storia appartiene proprio a questa terra lontana: lmia nonna paterna era di Scilla e venire qui mi è sembrato come riscoprire una parte di me, e una parte di papà.

Scilla è uno dei borghi più belli che abbia mai visto nella mia vita, un luogo dove il tempo è stato messo in pausa e il tempo corre lento.

Sono sempre stata affascinata dalla storia mitologica di questo luogo secondo cui Scilla era una ninfa marina che per gelosia fu trasformata dalla maga Circa in un mostro mentre faceva il bagno nella acqua di Zancle, la Messina di oggi.

Scilla è uno dei luoghi più suggestivi di tutta la costa grazie anche alla meravigliosa vista sulla Sicilia che si può godere da qualsiasi angolazione. Vi consiglio di passeggiare per Chianalea di Scilla, soprannominato la “Venezia del Sud”. La casette sono costruite a strapiombo sugli scogli separate da tutta una seria di viuzze che si affacciano letteralmente sul mare, proprio come i canali di Venezia. 

Un pranzo da Glauco è d’obbligo, pesce appena pescato per chi vuole e tante scelte vegetariane per me 🙂

Non potevamo perderci la perla del tirreno: Tropea, eletta proprio questo anno il Borgo più bello di Italia. Il turchese è il suo colore: acque limpide e cristalline dove tuffarsi a qualsiasi ora del giorno e pure della notte perché no. 

Tropea era amata già in epoca romana per la sua vista mozzafiato sulla costa degli dei e noi proprio per questo motivo abbiamo passato 3 piacevolissime notti a Palazzo Mottola, antica residenza nobiliare nel centro storico del borgo le cui stanze affacciano a strapiombo sul mare.

Palazzo Mottola con la sua incredibile accoglienza ci ha fatti sentire a casa, fra arte, bellezze naturali, storia, enogastronomia e tramonti indimenticabili sulle isole Eolie. La cura dei dettagli passa anche e soprattutto per le camere, dotate di ogni comfort e una diversa dall’altra per accontentare le esigenze di tutti. Come vi dicevo, ci piace cambiare ma in questo luogo incantato non vediamo l’ora di tornare. Ci siamo sentiti a casa, protetti e al sicuro che, di questi tempi, non è poco.

Vi lascio alcuni scatti. Si, ho il bicchiere di vino in mano in ogni foto perché ero particolarmente ispirata da quella vista mozzafiato.

L’idea era quella di imbarcarci per la Sicilia, ma purtroppo non siamo riusciti ad organizzarci per tempo e io che sono una maniaca del controllo non riesco ad improvvisare, oggi ancora meno.

Perciò abbiamo proseguito il nostro itinerario così come avevamo organizzato. Next stop Puglia.

Erano due anni che non tornavo in Puglia. Mi ripeterò ma è una terra che mi ha salvata più volte, dalla tristezza, dal torpore, dalla fatica. Qui è dove mi rigenero sempre e dove sempre torno a sorridere in un modo o nell’altro. Gli ulivi, il sole, la salsedine, la roccia bianca, l’arte, le masserie, i trulli…il cibo e il suo immancabile vino saporito.

l’Italia è tutta bella, ma la Puglia un pò di più. L’abbiamo girata in un lungo e largo senza mai fermarci realmente ma stavolta, abbiamo deciso di fare le cose con calma e staccare completamente la spina rifugiandosi fra le mura di un trullo protetto dagli ulivi.

Il bello della Puglia è gran parte merito dai pugliesi, gente dal grande cuore, che sa accogliere sempre col sorriso sulle labbra senza farti mai sentire un ospite, ma parte della casa. Carola di Trulli la Pietraia ha messo a nostra disposizione quella che era la casa della sua famiglia e che oggi condivide con tutte quelle persone che hanno bisogno di assaporare e apprezzare le piccole cose semplici.

Trulli la Pietraia è una piccola oasi di pace e benessere a pochi minuti da Ostuni dove ogni piccolo particolare racconta storie di Puglia autentica e sincera. Ampi spazi, interni ma sopratutto esterni, una grande veranda dove lasciarsi cullare dal vento tra un tuffo e l’altro nella meravigliosa piscina della casa.

Carola ci ha fornito tutto il necessario per godere di privacy, relax e romanticismo facendoci anche dono di una delle meravigliose fragranze per ambiente che hanno reso tutto ancora più romantico e intimo.

Dopo esserci rigenerati nelle meravigliose terre del Sud, ci siamo diretti verso un luogo che tutto il mondo ci invidia: la Costiera Amalfitana

Ma questo, te lo racconto nel prossimo articolo!

Lavi

Tramonto all’Isola dei Cavoli, tra Cannonau e formaggi sardi

Come ogni anno la tradizione vuole che io e Dino ci ritagliamo qualche giorno di intimità nella natura incontaminata di Villasimius al Pullman Timi Ama. È a tutti gli effetti il nostro angolo di serenità, un rifugio dove amiamo perderci e lasciarci cullare dal fruscio del maestrale che si confonde con il suono delle onde che si infrangono a riva. 

Vi ho parlato più volte (qui) di tutto quello che offre il Pullman, delle coccole e dei vizi che ci riserva lo staff ogni anno.

Quest anno ci hanno sorpreso ancor di più, se possibile, portandoci alla scoperta di un’isola meravigliosa che si trova a pochi km dall’hotel e a meno di un km da Capo Carbonara (la località meno piovosa di tutta Italia, non piove praticamente mai!): l’Isola dei Cavoli , un paradiso completamente immerso nella natura incontaminata e selvaggia.

Sembrerebbe che il suo nome provenga dall’abbondanza di crescita di cavolo selvatico, ma alcune teorie invece sostengono che si tratti di un errore di traduzione di isula de is càvurus, ovvero Isola dei Granchi.

La prima cosa che si nota giungendo via mare è il Faro che svetta sulle calette dell’isola, un luogo affascinante e antico dove un tempo abitavano i guardiani del luogo. Oggi è disabitato ma vi sono legate alcune ricorrenze come quella della processione a mare, con benedizione, preghiera subacquea e getto in mare di corone di fiori che si celebra a Luglio. 

L’Isola dei Cavoli è piccolina ma è un vero e proprio trionfo di bellezza anche per quanto riguarda la fauna. Le sue acque cristalline sono infatti dimora di delfini e barracuda, gamberi, ricciole, orate e triglie e per questo è meta di turismo da pesca(peccato!)

Inoltre i local ci hanno raccontato che qui nidificano diverse specie di uccelli come cormorani, falchi pellegrini e gabbiani. Proprio per questo motivo il territorio viene utilizzato dalla Facoltà di Biologia di Cagliari per le ricerche zoologiche.

I ragazzi del Pullman Timi Ama hanno riservato per noi un gommoncino che ci portati direttamente sulle rive dell’isola dove ad attenderci c’era uno splendido picnic a base di prodotti tipici della tradizione sarda e vino rosso (Cannonau ovviamente!). 

Immaginate la luce del tramonto che si cela tra i massi granitici, il dolce suono dell’acqua trasparente che bagna i piedi, il vento sulla pelle, l’odore inconfondibile della Terra Sarda, chiudete gli occhi e sognate.

Cliccando qui troverete un piccolo video che sa di magia.

Nostaglia? Tantissima. Ogni anno è difficile lasciare questo luogo, ma abbiamo fatto il pieno di bellezza e collezionato ricordi per tutto il freddo inverno che ci aspetta.

Fuga dalla realtà in uno chalet immerso nelle Dolomiti

L’Alto Adige è uno di quei posti dove potrei vivere. Quella pace, quella serenità, le distese di abeti che non vedi la fine, i laghi dove si specchiano le Dolomiti, l’odore del freddo e le nuvole che si rincorrono, la neve che sembra cotone caduto dal cielo, il profumo del vino e quelle mele da mordere. Si, è la mia regione del cuore.

Tre anni fa decidemmo, per la prima volta, di  venire da queste parti e fu amore a prima vista. E siccome squadra vincente non si cambia, siamo tornati “più o meno” nello stesso hotel. Infatti l’Hotel Quelle (dove alloggiammo e di cui vi avevo parlato qui) in questi anni ha dato creato una serie di chalet incredibili a poche centinaia di metri dalla struttura principale.
Vivere Chalet Salena è stato come avere una nostra casa sulle Dolomiti dove collezionare ricordi e vivere un’esperienza escusava a 360 gradi.
120mq di chalet dotato di tutto il necessario per non uscire piu da lì: la sala con enormi divani in cui sprofondare davanti al caminetto, l’immensa vetrata attraverso cui godere di un panorama mozzafiato, una camera da letto con bagno privato in design, cucina dotata di tutto il necessario e, dulcis in fundo… la loggia esterna con sauna finlandese, piscina e jacuzzi dove fare un bagno caldo immersi in uno scenario unico.

Come dico sempre, il vero lusso sta nei dettagli e se hai bisogno di coccole, questo è il posto che fa per te. Ogni giorno abbiamo trovato una sorpresa ad aspettarci… dai dolci preparati dallo chef serviti direttamente a casa, alla borraccia plastic free da portare con noi durante le escursioni, ad un taccuino su cui scrivere i ricordi di viaggio…

I nostri momenti preferiti? Quelli dell’imbrunire. Immaginate i bordi delle montagne che si tingono di rosso e la luce che piano piano si fa più scura, il camino acceso e l’ambiente che si fa sempre più intimo. Una cioccolata calda fra le mani…e la musica di Ray LaMontagne che riempie l’ambiente.

Nei post precedenti vi ho parlato di quanto sia importante per me, in questo particolare momento, viaggiare sicura e frequentare quei posti dove vengono rispettati tutti i protocolli igienico sanitari. Sentirsi al sicuro oggi è fondamentale, altrimenti ragazzi… resto a casa.
La val di casies è il mio posto ideale anche per questo motivo: ampi spazi, poche persone, tanta natura e rispetto delle regole che tutti dovrebbero adottare. Se dovessi scegliere un posto in cui vivere? Sicuramente qui <3

Cosa vedere nei dintorni:

Prato Piazza:

È l’altopiano che si trova a 2.000 m nelle Dolomiti di Braies e che, dal 2009, per la sua varietà di flora e fauna, è entrato a far parte del Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO.

Circondato da vette celebri come il Picco di Vallandro, la Croda Rossa di Cortina e le Crepe di Val Chiara, Prato Piazza è molto conosciuto anche come paradiso per escursionisti. Infatti in estate chi ama fare trekking può trovare una grande varietà di percorsi di difficoltà diverse godendo di una vista incredibile sulle altre vette delle Dolomiti, come il Monte Cristallo, le Tofane e le celeberrime Tre Cime.

Come arrivare a Prato Piazza: è raggiungibile in auto, in pulman, a piedi e in bicicletta, ma questa ultima opzione la consiglio solo a chi è allenato! Noi siamo arrivati in auto, ma l’accesso è aperto solo fino alle 10 del mattino e dalle 15 in poi, sempre che troviate posto ai parcheggi (sono due, il primo a un paio di km e l’altro a 300/400m)

Lago di Braies:

C’eravamo stati nel 2018 ma non eravamo riusciti a vederlo in tutto il suo splendore: infatti era inverno e, come ogni inverno che si rispetti, il lago era completamente ricoperto di ghiaccio e neve. Sicuramente un bellissimo spettacolo, suggestivo e unico…ma il riflesso delle montagne nelle acqua verdi del lago non è certo da meno! L’unico consiglio che mi sento di darvi è quello di partire molto presto la mattina per trovarlo ancora semi deserto ed evitare di fare lo slalom fra la gente che, in questo periodo, non e’ proprio il massimo!

Lago di Dobbiaco:

Ma quanto sono belli i laghi di montagna? Se vi trovate in Val Pusteria non potete assolutamente perdervi il Lago di Dobbiaco, facilissimo da raggiungere e comodo per una passeggiata con tutta la famiglia. Nel 2000 infatti è stato costruito un lungo camminamento lungo il lago di da cui poter ammirare le Dolomiti che segnano il confine tra il Parco Naturale Tre Cime ed il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies.

Spero che decidiate di trascorrere un pò di tempo in mezzo alla natura incontaminata delle Dolomiti, per mettere ordine a pensieri, preoccupazioni e annientare lo stress di cui tutti siamo inconsapevoli vittime.

Un abbraccio <3

Lavi

Villa di Piazzano: come in un film

Il mio legame con la Toscana è molto forte, come sapete è la terra di origine di parte della mia famiglia e la sento un pò come una seconda casa.Mi piacciono i luoghi che hanno una storia da raccontare. Mi piacciono i luoghi ricchi di storia che ti trasportano in epoche lontane e ti fanno sognare ad occhi aperti e la Toscana è quel posto dove natura e storia scrivono a quattro mani la mia idea di perfezione.

Per assaporare i primi accenni di autunno, per me uno dei periodi dell’anno più poetici, ci siamo rifugiati a Villa di Piazzano, nei pressi di Cortona al confine fra Toscana e Umbria. 

La storia della Villa risale al XV secolo, nel pieno periodo mediceo. Il Cardinale Passerini la utilizzava come casina da caccia per poi diventare un convento di suore e, negli ultimi due secoli, una tenuta agricola dove si coltivavano vite e tabacco. Alla fine degli anni 90 la Famiglia Wimpole si è talmente tanto innamorata della struttura che ha deciso di acquistarla e ristrutturarla (preservandone la sua autenticità) per darle una nuova vita e trasformarla in un luogo dove vivere esperienze uniche di benessere e comfort. 

Ci ha accolti un’atmosfera da film. Provate ad immaginare un grigio pomeriggio di fine settembre, la terra che profuma di bagnato, le nuvole che corrono a suon di vento sopra di noi, i cipressi che incorniciano il sentiero per poi aprirsi sulla Villa. Ripararsi al caldo e camminare a piedi nudi sul parquet tiepido, sprofondare su una poltrona e ammirare lo spettacolo di una natura selvaggia sorseggiando una tazza di the bollente.

Vivo per questi momenti di leggera malinconia e amo perdermi nella semplicità delle cose, dei baci, delle parole sussurrate davanti ad un caminetto.

Quando un luogo mi fa sentire al protetto mi sento davvero a casa e, sopratutto in questo particolare periodo, vado a ricercare proprio quei luoghi dove trascorrere il tempo in serenità e sicurezza.

Le suite sono uniche sia nello stile che nell’arredamento e sono in perfetto equilibrio tra antico e moderno. I mobili d’antiquariato, le lenzuola in cotone egiziano, i cuscini ricamati a mano, i colori tenui e rilassanti, i calici di vino (e la bottiglia) adagiati sulla table habille e altre piccole e grandi coccole, hanno reso il nostro soggiorno indimenticabile.

Immergersi completamente nel territorio significa anche andare alla riscoperta dei sapori tradizionali. Il ristorante della Villa propone una cucina a “km 0” che valorizza le eccellenze del territorio con un occhio particolare alla cucina vegetariana. Che felicità!

Quotidianamente lo chef propone alternative gourmet che soddisfino tutte le esigenze. Mangiare fuori per un vegetariano non è facile come sembra, il rischio è quello di avere poche alternative e sempre le stesse. Insomma, uscire a cena e mangiare un piatto di verdure grigliate non è il massimo. La cucina vegetariana richiede impegno e fantasia, ma anche semplicità ed essenzialità. Un sughetto preparato a mestiere, verdure dell’orto in pastella, vellutate profumate con un giro d’olio toscano a crudo possono fare la differenza. Sono rimasta sorpresa come non mi capitava da tempo e non esagero nel dire che ho mangiato come poche volte nella vita.

Spero di avervi fatto assaporare un pò dell’atmosfera magica che abbiamo respirato e vi auguro di potervi regalare qualche giorno di tranquillità in questo angolo di paradiso.

A presto!

Lavi

Pullman Timi Ama: 20 anni di arte e benessere

Estate più particolare di questa penso che non ci sia mai stata. Tutto incerto fino all’ultimo momento, si parte o non si parte? Quale sarà un luogo dove sentirsi al sicuro? Prendiamo una casa o andiamo in hotel? Queste le domande che tutti ci stiamo ponendo in questo periodo così surreale. Diciamo che noi, Covid a parte, andiamo sempre alla ricerca di oasi di pace e tranquillità. Per noi le cose sono cambiate ma, da questo punto di vista, non più di tanto. Per noi vacanza significa relax e dolce far niente, vuol dire goderci ogni piccolo momento e affrontare la giornata lentamente, seguendo i ritmi della natura.

Proprio per questo da ormai qualche anno scegliamo di passare qualche giorno di relax in Sardegna al Pullman Timi Ama (che questa anno compie 20 anni!), un angolo di paradiso circondato da fenicotteri rosa, palme e mare cristallino di cui vi ho parlato spesso (clicca QUI)

Il Pullman Timi Ama, rinnova la sua attenzione per il benessere psicofisico creando la PAUSA ATTIVA, per regalare una vacanza da sogno che sappia conciliare relax, benessere e buona cucina, il tutto immersi nella pace del mare della Sardegna. La nuova offerta si basa sui 6 pilastri che caratterizzano il soggiorno: DESTINAZIONE, SPORT, RISTORAZIONE, SONNO, CURE E BELLEZZA

DESTINAZIONE: Come vi dicevo il Pullman Timi Ama è un vero e proprio paradiso e, la  valorizzazione del territorio è uno dei punti cardine della filosofia del resort. Infatti, in collaborazione con l’associazione Onlus Mari Nostru il Pullman Timi Ama si schiera in difesa dell’ambiente e in particolare dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara. La location è incredibilmente emozionante: impossibile non ammirare il volo dei fenicotteri rosa al tramonto o sedersi sulla terrazza per godersi i giochi di luce che formano le palme riflesse sulla piscina all’imbrunire.

SPORT: Gli ampi spazi del Pullman consentono di provare tutta una serie di attività fisiche legate alla natura circostante come il paddle yoga sull’incredibile mare cristallino della Sardegna.

RISTORAZIONE: anche quest anno ci siamo goduti i vari ristoranti della struttura (La Veranda, I Ginepri e il Mediterraneo) con menù sempre nuovi e attenti alle esigenze di tutti. Innumerevoli opzioni vegetariane anche per me che solitamente mi trovo in difficoltà soprattutto in luoghi così autentici e genuini.

SONNO: in vacanza spesso abbiamo fretta di fare mille cose, di provare quello o quell’altro, mentre invece il vero lusso è riappropriarsi del proprio bioritmo e ristabilire un equilibrio psicofisico indispensabile per poter condurre una vita sana. Il Pullman per propiziare la qualità del sonno offre, una volta rientrato in camera, all’ospite curista una tisana rilassante da preparare e, volendo, anche il video della coach statunitense Sarah Hoey con la evening yoga routine da fare 5 minuti prima di mettersi a letto.

CURE E BELLEZZA: Alla linea naturale francese Thalassa Sea & skin 100% ecosostenibile è affidata tutta la parte dedicata alla bellezza e alla cura del corpo. Inoltre chi vorrà potrà eseguire un vero e proprio test della pelle con Pro Shape per capire quali siano le proprie esigenze, i prodotti e i trattamenti più indicati. 

Ogni anno mi piace dedicarmi quei 50 minuti di massaggio che annientano le mie tensioni e mi rimettono in pace con me stessa. Consiglio spassionato: passate qualche ora nelle piscine della spa e concedetevi qualche minuto nella stanza del sale che ha un’alta concentrazione di calcio, iodio, fluoro, rame, potassio e magnesio. Vi lascio un piccolo specchietto delle loro proprietà che potrà sicuramente esservi utile:

calcio (ideale per rafforzare le ossa e rafforzare le difese immunitarie)

iodio (aiuta a ridurre lo strato lipidico del corpo)

fluoro (supporta il sistema immunitario e rende i denti più sani e resistenti)

rame (favorisce la circolazione del sangue e abbassa i livelli di zucchero)

potassio (prezioso alleato della salute dei muscoli)

magnesio (rilassante per il corpo e per la pressione)

ARTE AL PULLMAN TIMI AMA

Come ormai sapete, il Pullman Timi Ama ha un occhio di riguardo verso il mondo dell’arte e della cultura e con l’iniziativa ARTIST PLAYGROUND, dà modo ad artisti e designer di esporre le proprie opere all’interno della struttura. In occasione dei 20 anni del Pullman Timi Ama, per tutta la stagione, il resort ospiterà l’installazione ANIMALS RESIN’ART dello scultore Nicolas Tempé: i protagonisti saranno gli iconici BIGFOOT realizzati in resina colorata della collezione “Synaps”, veri e propri guardiani della struttura.

La storia di Nicolas Tempé é molto affascinante. È una storia che parte dal cuore delle montagne dell’Ardèche per arrivare oltreoceano alla Disney. Nicolas spinto dal padre, affronta studi tecnici  che però non appagano dal tutto il suo istinto creativo e il suo animo affamato di arte (ma gli saranno comunque molto utili in futuro). Così nel 1998, decide di rilevare l’azienda di famiglia ATAN (specializzata nella produzione di calzari  da surf in lattice distribuiti in tutto il mondo) e sviluppare parallelamente una nuova attività più artistica: MORPHOTEX. Grazie alla sua formazione tecnica unita ad un, esperienza decennale e ad un senso artistico di rilievo, è in grado di soddisfare ogni richiesta di ogni cliente. Questo lo ha portato, con pazienza e determinazione a raggiungere importanti obiettivi come per esempio firmando molte opere di celebrità e di aziende internazionali come la Diseny e persino per Il presidente Francese. 

“Provo profonda ammirazione per una frase del grande Picasso: l’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità. È uno dei motivi per il quale ho sempre amato integrare il talento creativo nei resort che ho avuto il piacere di dirigere.” Commenta Patrick Recasens, General Manager del Pullman Timi Ama, e continua “un colpo all’anima, una bellezza inconfondibile, un’emozione sublime: è questo che provoca l’Arte e, al Pullman Timi Ama Sardegna, si riflette in un tema diverso ogni anno, attraverso giochi di materie e colori, portando ispirazione e creatività in qualsiasi ambiente.”

Un’ultima nota non proprio indifferente, sopratutto per le persone attente come me: il Pullman Timi Ama ha ricevuto l’etichetta ALL SAFE. Ciò significa che è perfettamente in linea con le norme anti-covid grazie ai protocolli igienico-sanitari che ha adottato. Già mi sentivo al sicuro, ora anche protetta <3

MOMA RESTAURANT: RICERCA ED AUTENTICA ELEGANZA

Come vi raccontavo nel post precedente (che trovate qui) sono tornata a Roma dopo 6 mesi di assenza. È stata la mia prima notte fuori casa, il mio primo caffè al bar e la mia prima cena fuori.

È stato un bel ritorno. Ho ritrovato la mia bella Roma, più vuota sicuramente, ma con quella luce che lei sola ha. Ho passeggiato per le sue meravigliose vie, mi sono persa nella sua storia fatta di genuina romanità e di profumi autentici.

Ogni volta che torno a Roma non posso fare a meno di passeggiare per Via Veneto e godermi l’atmosfera senza tempo della dolce vita. Via Veneto ha visto passare gli attori e le attrici più grandi del nostro cinema, ma è anche la via dei bistrot e dei ristoranti.

Avevo sentito parlare della cucina del Moma Restaurant firmata Andrea Pasqualucci (Una Stella Michelin) da persone di cui mi fido ciecamente in fatto di cibo e così ho colto la palla al balzo.

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Il mio primo viaggio dopo il lockdown e un soggiorno da favola a Roma

Riprendere in mano le nostre abitudini non è stato certo facile, ognuno ha reagito in modo diverso alla situazione e con i suoi tempi. C’è chi non vedeva l’ora di tornare al ristorante o dal parrucchiere e chi, come me, ha aspettato qualche giorno in più per sentirsi ancora un pò al sicuro. Col passare dei giorni nasceva sempre più forte dentro di me il desiderio di riappropriami della mia splendida quotidianità fatta di cene fuori, incontri e viaggi. Ho pensato che in sicurezza si può fare davvero tutto e che continuare a privarmi di quei momenti mi stava facendo più male che bene. Ovviamente per il mio primo viaggio non potevo che scegliere Roma, la mia amata Roma. Tornarci dopo tutti questi mesi di lockdown è stato ancora più emozionante. 

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BLUE MONDAY: L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI

Dopo il BLUE MONDAY settimanale con Giulio Scarano (per chi non lo sapesse, ogni lunedì in diretta Instagram alle 19,30) mi faceva piacere fare un piccolo recap sull’ultimo tema che abbiamo affrontato: i SOGNI. 

Mi ha sempre affascinato molto il mondo dei sogni perché notavo che raccontavano di me ciò che io facevo fatica a fare. Mi suggerivano qualcosa, che spesso non riuscivo a decifrare, qualcosa che mi sfuggiva.

La mia maggiore attività onirica avviene nei momenti di grande evoluzione emotiva, quei periodi in cui sono sotto stress o in fase di cambiamento, periodi in cui lavoro molto con la psicanalisi. In quei momenti essendoci una intensa attività cerebrale, i sogni prendono le forme più strane e direi anche interessanti. Avrò avuto 11 o 12 anni quando lessi per la prima volta “L’interpretazione dei sogni” di Freud, a pensarci bene troppo pochi, e ne rimasi talmente affascinata che mi promisi di leggerlo in ogni fase importante della mia vita, di cambiamento e evoluzione. E così è stato.

È un testo che mi ha offerto numerosi spunti di riflessione e mi ha aperto gli occhi su varie questioni, ed è per questo che vi consiglio di leggerlo.

Cos’è il sogno?

Secondo Freud il sogno è il film dei nostri desideri inibiti, cioè la rappresentazione di desideri che la coscienza non sostiene e che non vuole ci vengano rivelati. La coscienza esercita infatti una censura psichica impedendo a quei desideri di emergere.

È importante sapere infatti che i sogni si dividono in due contenuti: un contenuto LATENTE e un contenuto MANIFESTO.

Il contenuto manifesto è il sogno in sé e per sé. il contenuto latente, ciò a cui il sogno nascostamente allude. Il sogno spesso rappresenta la soddisfazione di un desiderio inaccettabile, ed è per questo che la mente mette in atto la CENSURA. 

La censura è una vera e propria autodifesa che inconsciamente mettiamo in atto per non dare luce ai nostri pensieri piu incosci, a volte orribili e per questo vergognosi. In poche parole il nostro cervello si difende da se stesso.

Come funziona il sogno? 

Freud distingueva varie fasi:

  • Condensazione: in questa fase un’idea o un’immagine del sogno si fondono ai ricordi e ai pensieri.
  • Spostamento: in questa fase spostiamo la carica emotiva da un soggetto ad un altro 
  • Drammatizzazione: le emozioni e le varie situazioni si manifestano in sequenza movimentata.
  • Simbolizzazione: consiste nell’utilizzo da parte dell’inconscio di simboli sostitutivi delle cose.
  • Rappresentazione per l’opposto rielaborazione secondaria: si verifica nel momento in cui ci si risveglia, cioè quando la coscienza, rientrata in azione con tutte le sue forze, ostacola il ricordo della trama del sogno.

Una volta, beh più di una effettivamente, feci un sogno che mi turbò parecchio, così chiesi alla mia psicoterapeuta :” Cosa significa Dottoressa?” E lei rispose: ” Per te cosa significa?”
Questo per dire che nessuno ci potrà mai dare la giusta interpretazione dei sogni, perché quella giusta solamente noi siamo in grado di darla. Il terapeuta ci può aiutare a raccogliere i pezzi che ci siamo persi per strada, supportandoci nella nostra ricostruzione personale.

TIPS E SUGGERIMENTI – Come non dimenticare i sogni

In base alla mia esperienza, cerco di annotare i sogni non appena mi sveglio, che sia notte fonda o mattina non importa. Ho bisogno di afferrare più dettagli possibili impedendogli di svanire nell’inconscio.

  • Mi sveglio, non mi muovo, non faccio niente. Penso al sogno e cerco di mettere a fuoco tutto quello che ricordo.
  • Mi concentro sugli oggetti, sulle persone ma sopratutto sulle emozioni. Non dimenticare mai che del sogno è fondamentale come TU TI SENTI, COSA PROVI più di quello che accade effettivamente.
  • Prendo nota su un diario di tutto quello che ricordo. Se ho l’impressione di non ricordare alcune cose non fa niente, annoto quello che mi viene in mente partendo da come mi sento al risveglio. Alcune sensazioni del sogno rimangono per alcuni minuti e potrebbero essermi utili per ricostruire ciò che stavo sognando.

Fammi sapere se questi spunti ti sono stati utili e se hai qualche curiosità!

A presto

Lavi

6 luoghi italiani da visitare per rivivere le emozioni dei film:

Ti piace il cinema? Ami viaggiare? Forse questo e l’articolo che fa per te!

L’Italia è così bella che registi e produttori di tutto il mondo l’hanno scelta come set per i loro film. In un periodo storico come questo dove il nostro turismo ha bisogno di riprendersi, ecco 6 luoghi meravigliosi che sicuramente avrai visto nei film e che vale la pena visitare.

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COME AFFRONTARE LA PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI

Uno delle più grandi paure che mi hanno complicato la vita è la paura di esporsi e del giudizio degli altri.

Quando ero più piccola pensavo che si trattasse di semplice timidezza, e forse in minima parte era anche vero. Ma in minima. Crescendo invece mi sono accorta che quella apparente timidezza nascondeva la paura di essere giudicata e, ancora più profondamente, la sensazione di essere inadeguata e poco presentabile al mondo esterno.

Ero afflitta dal non sentirmi all’altezza di fare qualsiasi cosa, ero iper critica verso me stessa, pensavo di non valere abbastanza. Sentivo che mi mancava sempre qualcosa. Combattevo continuamente con un’idea massimale di perfezione da raggiungere tanto da sentire di non potermi permettere errori o defaillances. 

Il valore che davo a me stessa era direttamente proporzionale al valore che mi davano gli altri. Questo mi portava a mettere da parte la mia personalità, i miei punti di vista e le mie opinioni, per aderire a quelle degli altri e azzerare (secondo me) il rischio di non piacere. Se vogliamo, in questo atteggiamento si nasconde anche una certa arroganza. Voler piacere a tutti è, a tutti gli effetti, una forma di arroganza e insicurezza. Un bel mix direi.

Forse questo è stato l’errore più grande. Il sentire di non potermi permettere il LUSSO di essere me stessa. Le domande più frequenti che il mio inconscio si faceva, erano :

“Come dovrei comportarmi in questo momento?” “Che cosa penseranno di me?”

Volevo essere accettata e amata da chi mi circondava, nient’altro.

Da dove veniva la mia paura di non essere accettata? Certo, negli anni ho fatto un’attenta analisi andando a ritroso nel tempo per capire quali fossero le ragioni, e anche le prime avvisaglie del mio malessere. E le ho trovate. Ma ho anche capito che non posso cambiare il passato, ma il presente cercando una SOLUZIONE al problema. “L’EVITAMENTO” È UNA FINTA SOLUZIONE.

LE MIE SOLUZIONI:

  • Smettere di voler piacere a tutti i costi a tutti. SPOILER: non piacerai a tutti. Fattene una ragione.
  • Chi ti giudica non definisce te, ma se stesso. Questo mantra l’ho fatto mio e penso che non ci sia niente di più vero. Fermati a riflettere sui giudizi che dai tu sugli altri e noterai come le tue parole dicano di te piuttosto che di chi giudichi.
  • Ridimensionare. Le nostre aspettative sono MASSIMALI. La perfezione non esiste e ammorbidirci ci farà vivere con più serenità e leggerezza.
  • Smettere di pensare che gli altri stiano sempre pensando a noi. Guarda che non è così. Ci convinciamo di questo per sentirci importanti, ma ti assicuro che gli altri hanno le loro cose per la testa.
  • Smettila di interpretare un ruolo. A questo proposito avevo letto da qualche parte la storia della pecora nera e della pecora bianca. In un gruppo ci sono le pecore bianche che cercano di adattarsi agli altri, non esprimono opinioni ma anzi si adeguano a quelle degli altri, e le pecore nere che sono i bastian contrario, quelli che vogliono a tutti i costi essere un pò alternativi e diversi. Sia le pecore bianche che le pecore nere temono il giudizio degli altri. Poi c’e’ una piccola percentuale, piccolissima, di pecore che se ne fregano degli altri, e che hanno deciso di non aderire a nessuno se non a loro stesse. Non assecondano, vivono di autenticità. Ecco, sii una di loro.

Per quanto possa sembrarti strano, queste soluzioni miglioreranno la tua paura di esporti. Ti renderanno finalmente libero, perché non c’è schiavitù più grande del sentire di non potersi permettere di essere chi vuoi essere.

A presto

Lavinia