Once upon a time in Hollywood
ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD
ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD
restyling Sofitel Rome Villa Borghese, fra allure francese e dolce vita romana
IL TESTIMONE INVISIBILE: PICCOLE RIFLESSIONI 180 minuti. No, non e’ la durata del film ma il tempo che avrà a disposizione il giovane imprenditore Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), accusato di aver ucciso la sua amante Laura (Miriam Leone) per preparare la sua difesa insieme a un’importante penalista famosa per non aver mai perso una causa.
le mie riflessioni su happy family di salvatores e sulla paura di essere felici. un film agrodolce dove tutto e’ quello che non sembra e viceversa.
La storia nota a tutti, essendo un pluri remake della pellicola E’ NATA UNA STELLA, racconta la storia di un amore, drammaticamente disperato, e la storia di un in-successo struggente.
Lui, Jackson Maine, e’ una star del rock che ogni sera si esibisce in citta’ diverse inebriando le folle, malato di acufene e alcolizzato. Lei, Ally, fa la cameriera di giorno e la cantante in un drag bar di notte, ed e’ proprio qui che avviene l’incontro fra i due.
Cristina Comencini racconta le problematiche che si nascondono dietro l’essere figli di un mito indiscusso del cinema e a dover fare però i conti con la sua assenza come genitore, come uomo e come punto di riferimento.
Una commedia noir per ribaltare e capovolgere con ironia e cinismo i ruoli dell’uomo e della donna. Giorgia Farina torna a parlare di donne e lo fa puntando tutto su Micaela Ramazzotti.
Centocinquanta sono i minuti di un’opera che indiscutibilmente lascia il segno nonostante si senta la mancanza di un ritmo che fatica ad arrivare. Leigh fa comunque centro sfruttando la presenza scenica di Timothy Spall che si conferma, ancora una volta, un attore dalle grandi sfaccettature in grado di far amare anche il non-amabile (a tal proposito stupisce molto la sua mancata nomination all’Oscar).